Pignoramento prima casa cointestata: cosa sapere

Pignoramento prima casa cointestata: un incubo che può diventare realtà anche quando la casa non è solo tua.

Anche quando è divisa con tuo marito, tua moglie o un parente.

Molti pensano che se la casa è cointestata, non si possa toccare. Errore gravissimo.

Chiariamo subito che quando hai dei debiti gravi, la proprietà condivisa non ti protegge. 

I creditori possono agire comunque, anche se possiedi solo una parte dell’immobile e non importa se è la tua prima casa.

Non importa se ci vivi con la famiglia o con dei figli piccoli.

Quando si arriva al pignoramento, il creditore non guarda in faccia nessuno. Il suo unico obiettivo è recuperare i soldi.

E l’immobile, anche cointestato, diventa il bersaglio perfetto!

L’Agenzia delle Entrate, le banche e le finanziarie non hanno pietà, possono pignorare casa cointestata senza alcun problema.

Se hai debiti gravi e duraturi, prima o poi arrivano e quando arrivano, si portano dietro anche l’ufficiale giudiziario.

Aspettare non risolve nulla, anzi, ogni giorno che passa peggiora la situazione, perché i debiti aumentano, e le possibilità di difendersi diminuiscono.

In questo articolo desidero spiegare tutto quello che c’è da sapere, con parole semplici e senza giri di parole, sul pignoramento casa cointestata.

Perché se ti trovi davvero in difficoltà, è il momento di capire la verità e smettere di credere a chi ti dice che sei al sicuro solo perché la casa è cointestata.

pignoramento prima casa cointestata

Si può pignorare casa cointestata?

Sì, si può pignorare casa cointestata e succede molto più spesso di quanto pensi.

Molti credono che avere la casa divisa con un’altra persona sia una protezione. Ma la legge non funziona così!

Se sei proprietario di una parte dell’immobile, i creditori possono agire.

Possono pignorare quella quota e chiedere la vendita dell’intero immobile.

 

Hai il 50%?

Il creditore può comunque far partire il pignoramento e il giudice può decidere di mettere all’asta tutta la casa.

In questo modo chi vive con te non è al sicuro, anche se non ha debiti perché il pignoramento coinvolge tutti.

La casa può finire all’asta lo stesso!

E’ un colpo durissimo, soprattutto quando parliamo della prima casa, quella in cui vivi da anni, dove hai costruito una famiglia.

Il creditore non si ferma solo perché l’immobile è condiviso, l’unica cosa che vede è il valore economico della casa.

Il pignoramento casa cointestata è un’arma potente nelle mani dei creditori e se tu non agisci in tempo, la perderai.

Pensare che la cointestazione basti a proteggerti è un’illusione pericolosa e quando te ne accorgi, potrebbe essere troppo tardi!

Inizia a guardare la realtà per quella che è, possono pignorare una casa cointestata e lo faranno, se non intervieni per tempo.

Chi può pignorare casa cointestata?

Tutti i creditori possono farlo.

Chiunque abbia un credito certo, liquido ed esigibile può pignorare casa cointestata.

Può farlo la banca per il mutuo non pagato, può farlo una società finanziaria per il finanziamento sull’auto che non paghi più e può farlo l’Agenzia delle Entrate.

Non importa chi, se non paghi prima o poi bussano alla porta e spesso non bussano nemmeno. Entrano direttamente.

Le figure più aggressive sono:

  • Agenzia delle Entrate

  • Banche e finanziarie

  • Avvocati e privati con decreto ingiuntivo

Non fanno differenze se l’immobile è tuo al 100% o solo in parte, basta una quota per far partire il pignoramento.

Il creditore non è interessato alla situazione familiare o alla cointestazione, vuole solo i suoi soldi e la legge glielo permette!

Il pignoramento immobile cointestato è perfettamente legale e funziona come per una casa intestata a una sola persona.

Se hai debiti gravi, non sei protetto da nessuno, nemmeno chi vive con te è protetto, anche se non c’entra nulla.

Il creditore agisce su di te, ma le conseguenze colpiscono tutti!

Il tribunale può ordinare la vendita dell’intero immobile e alla fine, tu e il cointestatario resterete senza casa e con pochi spiccioli.

Pensare che ci vogliano condizioni particolari è un’illusione, ai creditori serve solo dimostrare il loro credito per agire.

Dovresti sempre avere un segnale d’allarme, quando dici “Non riesco a pagare i debiti, come risolvere il problema” quello è il momento che le cose si stanno mettendo male.

Proprio per questo il pignoramento prima casa cointestata è una minaccia reale e può abbattersi quando meno te l’aspetti.

Si può fare il pignoramento prima casa cointestata?

Sì, si può fare il pignoramento prima casa cointestata e non servono condizioni eccezionali, come abbiamo visto basta un debito non pagato.

Molti pensano che la prima casa non si possa toccare. Falso! 

La prima casa non è sempre impignorabile, la protezione vale solo in alcuni casi ma se è cointestata, cambia tutto.

La legge permette di pignorare casa cointestata, anche se è la tua abitazione principale!

Il creditore può pignorare la tua quota e chiedere la vendita dell’intero immobile e il giudice, nella maggior parte dei casi, approva la vendita senza esitazioni.

Perché l’obiettivo è uno solo: recuperare il credito!

Chi vive con te?

Non conta, anche se non ha debiti verrà comunque coinvolto nel pignoramento e quando l’asta è fissata, l’unico modo per fermare tutto è intervenire prima che sia troppo tardi.

Il pignoramento prima casa cointestata non solo è possibile, ma è anche uno degli strumenti più usati dai creditori.

Pensare che basti la cointestazione per stare tranquilli è pericoloso, la legge non protegge chi aspetta. Protegge chi agisce!

Se il debito esiste e non si paga, i creditori possono pignorare una casa cointestata, indipendentemente da chi ci vive o da quante persone l’hanno intestata.

E quando succede, il danno è per tutti!

Quando Agenzia Entrate può fare pignoramento prima casa cointestata?

Il pignoramento prima casa cointestata da parte dell’Agenzia delle Entrate non è immediato, ma può partire quando i debiti sono importanti e ignorati per troppo tempo.

Tutto comincia con l’iscrizione di ipoteca: se il debito supera i 20.000 €, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può iscrivere ipoteca sull’immobile.

E’ un atto di garanzia, ma è il primo segnale di pericolo!

Da lì inizia il conto alla rovescia: perché se il debito continua a salire e raggiunge i 120.000 € e se sono passati almeno 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, l’Agenzia può passare all’attacco.

A quel punto può avviare il pignoramento e chiedere al tribunale la vendita dell’immobile.

Questo accade soprattutto quando non ci sono altri beni facilmente aggredibili e la casa diventa l’unico obiettivo concreto per recuperare il credito.

La procedura parte così:

  • Ricevi l’atto di pignoramento

  • Viene registrato in tribunale

  • Si nomina un perito per la valutazione

  • Si fissa la prima asta pubblica

Il pignoramento casa cointestata non arriva all’improvviso, ma quando parte il tempo per reagire è pochissimo.

Molti pensano di risolvere i problemi con Equitalia adottando strategie per per uscire dai debiti, altri si affidano ad improvvisati sperando nella cancellazione delle cartelle esattoriali

Non c’è spazio per l’improvvisazione, quando entra in campo l’Agenzia delle Entrate, il margine per fermare tutto si restringe ogni giorno di più!

pignorare casa cointestata

Come funziona il pignoramento casa cointestata?

Il pignoramento prima casa cointestata parte come ogni altro pignoramento immobiliare, con un atto notificato direttamente a casa tua.

Ma con una differenza importante: l’immobile non è solo tuo, ma condiviso con un’altra persona e questo non blocca la procedura, la complica soltanto.

Il creditore può pignorare solo la tua quota, ma può chiedere al giudice la vendita dell’intero immobile e, nella maggior parte dei casi, il giudice lo autorizza!

La casa finisce all’asta, anche se l’altro proprietario non ha debiti.

Cosa succede in pratica?

  • Ricevi l’atto di pignoramento

  • Il creditore iscrive la procedura al tribunale

  • Viene nominato un perito per la valutazione

  • Si fissa la data della prima asta

Nel frattempo, se ci abiti, spesso puoi continuare a vivere lì, ma solo fino alla vendita.

Una volta venduta la casa, il ricavato viene suddiviso tra i comproprietari. 

Al creditore va la parte che copre il debito, al comproprietario va la sua parte e tu resti comunque senza casa.

L’altro cointestatario viene travolto da una situazione che non ha causato.

Molti pensano che i giudici si rifiutino di vendere case cointestate, ma non è vero, è una notizia falsa. 

Quando c’è un pignoramento e il debitore possiede una quota, il tribunale può disporre la vendita totale.

Il pignoramento casa cointestata funziona così: punta a vendere tutto, non solo una parte!

Nessuno verrà a chiederti se sei d’accordo, viene fatto e basta.

Come salvare la prima casa dal pignoramento?

Il pignoramento prima casa cointestata è un processo duro e quando parte ti toglie il sonno e ti mette con le spalle al muro.

Salvare la casa non è impossibile, ma non tutti possono farlo e, soprattutto, non tutti devono farlo allo stesso modo.

Molti si affidano a promesse facili:

  • "Blocchiamo il pignoramento in 24 ore"
  • "Fermiamo la vendita senza perdere nulla"

Tutte bugie per venderti illusioni!

Se il tuo problema è un debito singolo che puoi pagare, il pignoramento non si può bloccare, il debito va pagato. 

La legge non serve per non pagare i debiti, ma per aiutare chi è in estrema difficoltà!

Le vere possibilità si aprono solo per chi è in crisi grave e non temporanea.

Cosa succede se sei davvero in crisi da sovraindebitamento?

Se la tua situazione è compromessa da tempo, se non riesci a pagare più debiti e non hai entrate sufficienti, allora si può valutare l’unica strada percorribile.

Esistono strumenti legali pensati per chi è in sovraindebitamento e sono proprio le procedure introdotte dalla legge 3 del 2012 e contenute nel codice della crisi.

Uno di questi è il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore.

Chiariamo subito che non è né una scorciatoia, né una formula magica, è una procedura complessa e guidata da un giudice.

Funziona molto bene ma solo se rispetti precise condizioni:

  1. Hai debiti che non riesci più a gestire

  2. Hai agito in buona fede

  3. Puoi sostenere un piano di pagamenti del valore superiore alla casa

Chiarisco meglio il terzo punto facendo un esempio. 

Se hai debiti per 150.000 € e la tua casa vale 80.000 €, allora dovrai sostenere un piano di pagamenti che sia migliorativo rispetto al valore della vendita della casa. 

Potrebbe essere un piano da 90.000 € (è un’ipotesi), questo perché i creditori devono avere un vantaggio in cambio al fatto che mantieni la casa. 

Perché se la casa fosse venduta incasserebbero 80.000 €, un piano di pagamenti deve invece dare un vantaggio per la mancata vendita.

 

Se il tribunale approva il piano, i pignoramenti vengono sospesi e la casa può essere salvata.

Ma non è per tutti, non dimentichiamo che bisogna essere meritevoli nel sovraindebitamento, in caso contrario non vieni ammesso a questa soluzione. 

Ma non disperare, anche se non puoi accedere al piano del consumatore, la legge ti mette ancora a disposizione la possibilità di liberarti di tutti i debiti e ridarti la possibilità di ricominciare.

In sintesi:

Se hai una casa cointestata, il pignoramento è possibile.

Se sei in crisi vera, esiste un percorso legale per reagire, ma serve una valutazione seria, niente scorciatoie!

Perché chi aspetta, o si affida ai miracoli, perde tutto senza nemmeno capire il perché!

[Storia vera] Da 600.000 € di debiti alla libertà: la storia vera di Umberto oggi è libero dai debiti

Oltre 600.000 € di debiti ridotti del 97% grazie a una sentenza ottenuta con l’aiuto di Legge3.it

La storia di Umberto sembra impossibile eppure è tutta vera.

Per tre anni pagherà solo una parte del suo debito e poi sarà libero da tutti i debiti.

Umberto ha iniziato a lavorare a 14 anni e tutto quello che aveva, se lo era guadagnato con fatica.

La crisi del 2007 ha spazzato via ogni certezza, facendo crollare i fatturati e non permettendogli di mantenere gli impegni.

In tutto questo la drammatica tragedia personale: la perdita della moglie nel 2009.

Quello che era un momento difficile, è diventato un abisso.

Senza reddito, senza aiuto, con debiti sempre più grandi, notte dopo notte, cercava online una via d’uscita.

Non riusciva a fidarsi di nessuno, fino a quando ha visto un video di Legge3.it

Non ha agito subito, ha aspettato e per un anno ha guardato tutti i nostri video, ha assistito alle nostre dirette del giovedì sera, ha letto gli articoli del blog e ha valutato.

Poi si è fidato e lo ha fatto perché ha capito che non era una trappola: in Legge3.it non prendiamo chiunque, accettiamo solo chi ha davvero le condizioni per farcela.

Umberto ha capito che eravamo lì per aiutare chi, come lui, era finito in una buca troppo profonda.

Oggi è libero e può dire a voce alta: “Non lascerò un solo euro di debito a mia figlia e ai miei nipotini”

 

Puoi ascoltare la sua storia direttamente dalle sue parole, guarda sotto la video testimonianza di come si è liberato dai debiti.

La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati

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Le famiglie che ad oggi abbiamo aiutato sono 346, liberate da 153.831.000 € di debiti impossibili da pagare.

Nessuno è rimasto indietro!

 

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Si tratta di una verifica a completa tutela del cliente fatta dalla storica rivista che tutela i diritti del consumatore “Il Salvagente”.

Per poter applicare il bollino alla testimonianza, Il Salvagente effettua delle verifiche attente su tutto l’iter: 

  • Verifica che le persone sono vere,
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Le verifiche approfondite ci permettono di avere il bollino Testimonianza Reale Verificata Il Salvagente ormai dal 2019

 

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Buona vita!

Gianmario Bertollo

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